mercoledì 29 agosto 2007


Dicono che la vita va assaggiata di bocconcino in bocconcino. Ora assaggio un pezzo della mia vita che mi da emozioni contrastanti ogni giorno. Un peperoncino quando lo mangi in bocca ti lascia una confusione di sapori e poi alla fine senti che brucia, solo che queste “emozioni” le senti in un arco di tempo ristretto e ti viene subito da bere dell’acqua o mangiare un po’ di pane, ma con la vita vera i tempi sono lunghissimi e a volte non si ha la forza di aspettare, si vorrebbe sapere in breve tempo qual è il rimedio giusto, o semplicemente capire che piace.

lunedì 27 agosto 2007


Si torna alla vita in parte “normale”; in questi giorni ho avuto la possibilità di passare qualche ora con delle bimbe splendide. Spero un giorno di avere anch’io un bimbo e che sia altrettanto bravo.
Ps. Ma quanto è coccolo l’odore di un bimbo che ha finito di giocare sotto il sole ?!?!

domenica 19 agosto 2007


Rumori familiari in atterraggio.
Cielo grigio fuori.
Le ruote sfioreranno la pista e attutiranno migliaia di chili d’acciaio.
Dovrei essere contento …
Dovrei.

Finalmente inizio il mio turno di riposo. Sto tornando a casa in Italia, ma non sono felice, non c’è nessuno ad aspettarmi, non c’è nessuno per me. Sono molto stanco, riposo un pò.

Ognuno si aspetta qualcosa dalla vita.
Io mi aspettavo di non sbagliare più, di poter iniziare a creare delle solide basi per il futuro di una MIA famiglia, invece ho sbagliato tutto. Continuo a sbagliare ogni volta qualcosa e illudermi … NON è GIUSTO. Mi merito anch’io un po’ di serenità e una mia famiglia.

sabato 18 agosto 2007


Qui le scuole iniziano lunedì prossimo (Orlando).
Ci sono un sacco di mamme e papà con i bambini in giro.
Sembrano molto tesi, ma a me piace pensare che siano sereni e che nulla vada male.

Sempre più giù nel baratro. Sempre più in fondo. Dicono che bisogna toccare il fondo prima di poter risalire. Quanto giù devo andare? Dov’è il mio posto?
Non so realmente cosa scrivere, sono confuso, spero che le foto continuino a piacervi.

Una mano incontra un’altra. Il tempo si ferma per un secondo, ma non riesco a cancellare le cose passate.
Forse m’illudo, ma in cuore non credo.
Quando provi qualcosa di grande, è difficile uscirne. E forse non si vuole, ma si vorrebbe solo essere felici assieme.

venerdì 17 agosto 2007


Ho sentito Kìplj al telefono. Ho detto solo ciao, poi nulla. C’è stata una lunga pausa, un po’ pesante. Poi lui mi ha risposto alle domande e ai dubbi che avevo nella mente e ha sorriso, dicendo che sono uno stupido. Ho sorriso anch’io, gli ho detto che aveva ragione. Ha parlato ancora un po’, della sua giornata, mi ha detto che la casa era a posto.
Tutto con grandi pause, questa volta prive di tensioni, mi sembrava molto vicino a me.
No stanze, no alberghi, no valige … poi ha riattaccato.
Ora sto un po’ meglio, pensavo se ne fosse andato anche lui.

Così come un soldino dato con innocenza da un bimbo può essere un dono prezioso. Così un sogno nella mente di un ragazzo può essere così irraggiungibile da divenire tormento e pena.
Ridi ragazzo, ridi e cerca gioia in quello che “vedi”.

Vado a letto con fantasmi ogni sera, nulla è mai tranquillo o sereno. Forse non so cosa cercare o come fare a cercarla.

giovedì 16 agosto 2007


… tu tra di noi, a un karaoke, tu con me per mano in giro, tu con lui davanti ad un altare. Noi sempre amici, ma comunque esseri unici che insieme formano perfezione …

mercoledì 15 agosto 2007


Un po’ di fumo, un bacio saffico. Intorno gente eppure il nulla. Un bicchiere cade a un ragazzo che balla, una risata e nulla più, si torna a girare. Sono vuoto in mezzo a questa gente piena di vita; durerà il tempo di una notte, ma saranno vivi per quel tempo. Spettatore di un mondo che non conosco, di un palcoscenico a me poco consono dove nulla serve al bene, ma l’immagine e il verbo portano avanti battaglie e vite inutili.

domenica 12 agosto 2007


Guardo un punto, ma la mia mente è fissa nel vuoto, cerco un appiglio tra i pensieri, ma sono fatti di un materiale troppo sfuggente perché possa afferrarlo. Guardo una persona che ha già vissuto e che ora si gode la serenità del non vivere …

giovedì 9 agosto 2007


Visito e guardo posti e i luoghi che la maggior parte della gente con difficoltà potrebbe vedere. Questa mia “fortuna” è vista da molti come tale e forse dovrei modificare i miei pensieri. Ma molti non si rendono conto che il fatto di viaggiare è un lavoro e non un divertimento. Tutti i giorni si devono sopportare stress mentali per riuscire a sopravvivere con persone che vorresti a volte solo distruggere e non vedere più nella tua vita. Quello che le persone non sanno è la loro grande fortuna nel poter tornare tutti i giorni da qualcuno che vive nella loro realtà, che vive nelle loro ore che scruta quello che loro guardano, io lo devo sempre rincorrere e mi perdo di volta in volta i momenti migliori.

lunedì 6 agosto 2007


Non capisco il mondo che mi circonda e non capisco che posto mi è stato prefissato. Sentirsi inadatto a tutto e tutti; eppure “ricercare qualcuno” che mi faccia sentire a casa, qualcuno che abbia davvero bisogno di me e cui io possa dare ogni tipo di attenzione … paranoico? No, vi assicuro che è molto più bello di quel che pensiate.

Passo in cabina per vedere di sistemare le ultime cosine prima del controllo vero e proprio. Una mamma stava curando le dita di sua figlia con un fazzoletto, mi fermo e chiedo se le servono dei cerotti o delle bende, mi dice di sì e corro a prendere il necessario. È un problema che conosco e cerco di rendermi utile più che posso. Mi alzo … finito, sono stato utile, mi ringraziano, ma non serve perché già essere stato utile, mi basta. Sono di corsa per le procedure di atterraggio, non posso fermarmi a pensare, mi perdo il momento e torno nel caos di tutti i giorni della mia vita … Perché?