venerdì 17 agosto 2007
Ho sentito Kìplj al telefono. Ho detto solo ciao, poi nulla. C’è stata una lunga pausa, un po’ pesante. Poi lui mi ha risposto alle domande e ai dubbi che avevo nella mente e ha sorriso, dicendo che sono uno stupido. Ho sorriso anch’io, gli ho detto che aveva ragione. Ha parlato ancora un po’, della sua giornata, mi ha detto che la casa era a posto.
Tutto con grandi pause, questa volta prive di tensioni, mi sembrava molto vicino a me.
No stanze, no alberghi, no valige … poi ha riattaccato.
Ora sto un po’ meglio, pensavo se ne fosse andato anche lui.
Iscriviti a:
Post (Atom)