mercoledì 5 dicembre 2007

Hugs and kisses





Fine, rotazione terminata anche questa volta. La più bella sosta fatta da quando sono un assistente di volo. New York mi ha segnato dentro e ora mi manca. Mentre andavo in giro per le strade non sentivo ne’ pesi né pressioni. Non riesco a scegliere le foto da mettere sul blog, ce ne sono tante, ma solo qualche decina è da salvare, forse quindici foto su quattro Gb.







Tanti bei momenti si specchiano nei miei occhi e volano via, ogni cosa ora è tornata alla realtà. Troppe volte vengo rapito da emozioni che mi lasciano senza forze, e ora che son tornato nella realtà, di forze ne avrei bisogno eccome.
Rincorro gli eventi, li ricerco, ma non arrivo mai al momento giusto, o troppo tardi, o troppo presto.









Ora, nella camera in cui dormo, della rotazione mi resta solo una montagna di vestiti da lavare e stirare, delle tazze per la mia collezione, un computer pieno di ricordi e un cuore che aveva solo fatto finta di smettere di far male. Quant’è difficile dimenticare.




Ogni volta si deve dimenticare, prendere la parte migliore di ogni cosa e vivere su quel ricordo. Di NY non ho ricordi negativi, ma tanta, tanta nostalgia.
Nostalgia dello star bene, nostalgia del riuscire a non avere più mal di stomaco, essere valorizzati, vivere. Tutto, ogni cosa era illusione, una bella vacanza.








Non ho bisogno di qualcuno al mio fianco, ho bisogno di capire come stare al mondo, forse poi il resto arriverà.
Voi lo avete capito? …
Da quanto tempo non vi scappa fuori dalle labbra un “Ma che bello” detto con un mezzo sorriso, con gli occhi spalancati e con il cuore che batte?
Da quanto tempo i vostri occhi vedono cose che la vostra mente percepisce in modo diverso?
Io vedo e vorrei guardare, parlo ma vorrei esprimermi, tocco ma vorrei sfiorare, piango ma vorrei emozionarmi.