giovedì 5 giugno 2008










New Delhi e i clacson, una metropoli e i suoi modi, costumi e colori.
Oggi non voglio parlare, voglio potermi rilassare e imparare da una nuova città.
La gente insistente, ma gentile ti fa scoprire piccoli scorci, ti sbatte in faccia bisogni, necessità e sguardi che mai avrei affrontato.
Mi sento come a scuola, oggi gita al Taj Mahal, piove. Ora è un bene, almeno rinfresca. Quattro ore per arrivare ad Agra e poi lì, macchina in mano e sempre sogni nella testa, i miei sogni, la mia testa. La solita mente sbagliata che riesce comunque a darmi molti sogni per alzarmi giorno dopo giorno.
Occhi bagnati, troppo tempo così. Oggi coperti da un obbiettivo, guardate voi, io vedo offuscato.