lunedì 24 marzo 2008

Non ho ancora finito di mettere a posto, ma sento sempre più calore e sicurezza in questa casa.




A volte vorrei che il mio lavoro cambiasse nel momento in cui completo la casa, per potermela vivere. Poi mi soffermo a pensare e mi metto a ridere, “Chi se la può permettere una casa senza questo lavoro? Io No!”.
È dura con questo tipo di vita pensare a una stabilità e farla comprendere a una qualsiasi altra persona. Credo, però, che entrando in questa casa, quando ogni angolo sarà finito, si percepirà un po’ di me e allora non sarà più necessario parlare; ci sarà solo spazio per ridere ed essere sereni.




Dalle foto non si capisce molto, anzi nulla, e sarebbe inutile fare un reportage della casa con solo i muri. È ancora tutta nella mia testa e le idee che vengono dall’esterno sono troppe e forse creano più confusione in quello che realmente sarà. La casa è bella e ci sarà modo di passare del tempo e delle serate piacevoli … lo spero.

sabato 15 marzo 2008

Havana

Voglia di uscire di sentirmi meno stanco, di guardare da solo posti, visi e situazioni. La mia 400D con me; tanta voglia di cambiare.
Tanto caldo e una bottiglia d’acqua per amica. Colori e musica ovunque in un posto che è il mio Nadir.





Oggi è sabato e i miei pensieri non si sono dati un weekend di ferie neanche questa volta. Ogni persona saluta, i bambini giocano a baseball e taluni ti chiedono un “soldino” come carità.





Qui è arrivata completamente l’estate ed è il periodo migliore; ne troppo caldo ne piogge che fanno salire l’afa.
Il mare tempera in modo ottimale.






Ogni persona è motivo di invidia, ogni pensiero è voler cambiare.

venerdì 7 marzo 2008

La sveglia suona, sono le 5.30 del mattino qui a Punta Cana. Voglio vedere l’alba e i suoi colori, voglio vedere il nulla e la sua tranquillità.

Mi alzo e cerco di capire dove sono i piedi e dove le mani. Dopo un piccolo check di me stesso e dell’attrezzatura esco.




“Diavolo, ma è ancora buio pesto!”

Faccio un giro, comunque, l’aria è bella e c’è silenzio, solo gli uccelli danno qualche saluto.
Macchina e obbiettivo in spalla, con gli occhi penso ad un possibile scatto, ma è troppo buio, per me.
Arrivo fino al mare e poi torno in camera, spalanco le tende e mi metto sul letto a leggere aspettando un po’ di luce.




Un po’ di luce sopra le cime delle palme mi desta dal mondo letterario.
Recupero forze e scendo di nuovo tra viottoli e stradine. La mattonella bianca mi indica la strada giusta. È diversa da tutte le altre, forse è stata sostituita, messa al posto di una rotta e forse anche lei non si sente a suo agio e non riesce a fare conoscenze. Ma per me è importante, mi da la giusta direzione.




Per i viottoli dell’albergo c’è già gente, per lo più anziani e qualche coppia di ragazzi che si incamminano verso il ristorante per la colazione.
Il fuso orario stona un po’ tutti.




Si è alzato molto il vento e l’aria è più fredda. Mi fermo su di un gruppo di fenicotteri rosa e poi più giù su un fiore fino ad arrivare alla spiaggia.
C’è gente in giro questa mattina, ma riesco ad estraniarmi bene e resto perso nei miei pensieri.




Sono le 7.30 qui, vado a vestire i miei sorrisi e le mie maschere.
Buon giorno a tutti.




mercoledì 5 marzo 2008

Come è brutto e grigio il mondo
Non serve comportarsi bene.
Ognuno si permette di giudicare gli altri senza saperne nulla.






Ancora frasi fatte, ancora cose dette e ridette.
Ma la tolleranza è una cosa ormai obsoleta?! La gente si ferma alla superficie delle cose senza pensare a nulla.
Si pensa a se stessi, e le fatiche? Quelle si riconoscono solo in se stessi, gli altri non faticano e stanno tutti bene.
Ho un modo di comportarmi e di pensare che è completamente diverso da qualsiasi altra persona. E credo che il mio modo sia quello sbagliato.




Vi avevo lasciato l’ultima volta con la “vacanza”.
Beh, ho passato belli e brutti momenti e aumentato la confusione nella mia testa.
Ognuno di noi vorrebbe poter conoscere tutto ciò che c’è di bello, senza soffrire mai e questo è possibile solo con una grande serenità e una profonda conoscenza di se stessi.
Io sono ignorante di me stesso, ma ho la consapevolezza che un giorno farò grandi cose.
Ognuno di noi trova la sua strada, ci vuole solo tempo.