sabato 23 giugno 2007


Passeggero di un volo che non so dove porterà. Seduto, guardo nel vuoto e cerco un punto, dove soffermare il mio sguardo. Sono solo in un posto più grande di me. “Signore e signori qui è il comandante che parla e vi da il benvenuto sul volo … “ Ci da una sicurezza illusoria il fatto di avere qualcuno sopra di noi o davanti a noi che ci guida, crediamo che sia il più adatto per andare da A a B, ma se non sapessimo il B in che luogo sia? Siamo sicuri che “lui” possa portarci nel migliore dei modi? O ci accontentiamo? Si ricercano certezze in ogni cosa e di conseguenza si continua a sbagliare, fermati e scoprirai che ogni cosa che cerchi è dentro te.

venerdì 22 giugno 2007


Vi mostro la porta del mondo di Kìplj, non sono riuscito ancora a convincerlo a farsi fotografare, ma qualcosa mi ha concesso.
Vi saluta tutti e vuole dirvi di stare tranquilli che ogni cosa si sistema, se state male, e di divertirvi, se il mondo è vostro. Io gli ho detto che quello che crede non è vero perché a volte non cambia proprio nulla e il mondo non è mai nostro, lui mi ha afferrato la mano e tra qualche minuto mi porterà a fare un giro (beh naturalmente lo porterò io sulla spalla, he he) …

Camminare con le proprie gambe, senza appoggiarsi a nessuno, senza dove dar conto a nessuno … quanto è difficile. Voglio la Fatina Azzurra che, con la sua bacchetta, mi trasforma la mia zucca in carrozza e mi sbatte contro un amore impossibile e lo rende reale. Le fiabe mi piacciono, ma la mia fatina è il tempo e la mia bacchetta il mio cervello, spero che il cuore non si faccia troppo sentire, o che riesca ad andare di pari passo perché la mia vita la vorrei felice e come la voglio io. Vivi in questo mondo e lascia che esso entri nelle tue ossa per poterlo plasmare com’è ogni tuo desiderio …

giovedì 21 giugno 2007


Vi sentite mai persi in un mondo che non credete sia più il vostro? In una dimensione in cui non vi trovate? Io ci sono dentro appieno. Non riesco più ad avere quel poco di stabilità e concretezza che avevo prima. Non riesco a farmi piacere nulla, voglio scappare dov’è l’uscita?

Buon giorno Cuore, buon giorno Testa. Oggi iniziamo un altro momento della nostra vita assieme e cercheremo di non soffrire troppo in questo buio che ci circonda. Possiamo sopravvivere, ma dobbiamo imparare a vivere. Prendetevi un giorno libero. Oggi spero di non incontrarvi … sono solo con le mie paure.

mercoledì 20 giugno 2007


Amiche e compagni di viaggio. Persone che fanno parte della tua vita e che per un motivo o per un altro acquisiscono una determinata intimità con te. È questo che regola i rapporti, quanto fai entrare una persona al tuo interno, quanto vuoi che questa faccia parte della tua anima, ma c’è un problema quando questa persona, che hai fatto entrare nella tua anima, inizierà ad allontanarsi e si porterà dietro l’anima in cui era entrata. Cosa si deve fare? Si sognano rapporti che possano dare la gioia della vita, ma si incontrano sempre pene e sofferenze. Voglio essere felice e non essere più ingannato dall’amore.

La tecnologia ci aiuta di giorno in giorno e ci da l’impressione di facilitarci la vita; ma non è propriamente così e spesso siamo limitati da essa.
Così come il verbo è sopravvalutato, così anche i mezzi che ci circondano e diventano sempre più impensabili e indispensabili nella nostra vita normale ricoprono un’importanza più alta di quella che in realtà gli si dovrebbe attribuire. La possibilità di mettere in contatto persone distanti fra loro, in mano a chi ha bisogno di continue risposte nel suo cervello è deleteria e controproducente. Bisognerebbe dare più spazio a pensieri positivi e cercare di vivere il mondo senza troppi progetti ma con almeno qualche punto fermo e qualche idea concreta. Vivere con le proprie possibilità e non fare affidamento, troppo, a modi semplicistici per arrivare a soluzioni importanti.

venerdì 15 giugno 2007


Sempre di corsa, in giro a cercare questo mio posto nel mondo. Se da un lato il solo desiderio di pace mi basta, dall’altro il pensiero di una felicità mi alletta e vorrei farlo mio. “Calma, il tempo è tuo amico” mi dicono; il tempo è sempre stato un compagno scomodo cui dover dir grazie solo per il fatto di far arrivare la notte.
Aver la possibilità di scegliere di rallentare, di usare solo un mezzo diverso per percorrere la mia vita … forse una bicicletta potrebbe andare bene …

mercoledì 13 giugno 2007


Hai dei sogni, delle speranze e la gente crede sia per te tutto effimero e uguale sempre, ma tu dentro sai quanto è diverso e quanto peso ti senti addosso per non riuscire a trovare una tua dimensione e un tuo mondo. Devi lottare ogni giorno e farti spazio in quello che è il dolore, perché senza di esso non può esistere la gioia. Va tutto di pari passo e non è mai semplice.

martedì 12 giugno 2007


Ti senti schiacciato da un peso più grande di te, ricordi quando sei stato verde e rigoglioso. Sei stato profumato e non credi di poterlo essere più, non pensi di poter tornare a essere bello, ma basta cambiare prospettiva e ti scopri come prima, forse un po’ stropicciato, ma sempre splendido per quello che sei. Sei tu e su quel cammino mi sei sembrato il fiore più bello che abbia mai visto.

lunedì 11 giugno 2007


“… Una volta tentavo di ribattere, tentavo di spiegarmi – dicevo, per esempio, che non capisco affatto cosa significhi l’espressione ti conosco come le mie tasche. Per me le mie tasche sono sempre state i luoghi dell’imprevisto, piccoli pozzi scuri: non ci trovo mai quello che vorresti, e spesso contengono cose che non pensavi di trovarci. …” Elena Varvello

Ma certo … ora è tutto più chiaro, ora che sono fermo, ora che tutto è immobile vicino a me, ora che tutto non è.
Non è chiaro proprio nulla ed è questo il problema, riuscire a capire e a fare propri i pensieri e i momenti che si passano giorno dopo giorno. Un giorno lungo una vita passato a cercare un pensiero che mi porti lontano da quello che sono.
Smetto di pensare per un secondo e provo a dormire.

domenica 10 giugno 2007


Ognuno nasce e vive con determinate chiavi, che gli aprono percorsi ed esperienze che solo lui riesce a giudicare e vivere; non per questo vuol dire che i percorsi sono adatti a lui e che questi lo facciano vivere bene, ma le chiavi non si possono cambiare e nulla sembra essere semplice. Le mie chiavi non sono compatibili con la mia vita.